In merito alla programmazione dell’Educazione civica, il Dipartimento di Disegno e Storia dell’arte organizza nel pomeriggio di martedì 23 febbraio una videoconferenza destinata a tutti gli studenti delle classi quinte.
Nell’incontro, che si svolgerà su piattaforma Meet dalle ore 15:30 alle ore 17:00 circa, l’artista albese Valerio Berruti racconterà agli studenti l’opera monumentale “Frammenti” realizzata a Monticello d’Alba in occasione del Bando Distruzione 2018 della Fondazione CRC, significativo esempio di riqualificazione del contesto paesaggistico locale.
Il link per partecipare alla videoconferenza è
https://meet.google.com/ntq-eukn-cfb
Per ulteriori informazioni è possibile contattare i docenti del Dipartimento di Disegno e Storia dell’arte Samuel Di Blasi e Cristina Barale.
Attività del Dipartimento di Disegno e Storia dell’Arte
Le classi quinte del Liceo Cocito hanno visitato a Milano le mostre “A visual protest, the Art of Banksy”” presso il MUDEC e “Picasso Metamorfosi” presso Palazzo Reale.
Nella prima hanno seguito un percorso tra le opere di Banksy, artista e writer inglese, uno dei maggiori esponenti della street art contemporanea. Le sue opere sono spesso connotate da uno sfondo satirico e trattano argomenti universali come la politica, la cultura e l’etica.
E’ una mostra non autorizzata dall’artista, in quanto Banksy continua a difendere il proprio anonimato e la propria indipendenza.
“A Visual Protest. The Art of Banksy” è un progetto espositivo che raccoglie circa 80 lavori tra dipinti, prints numerati, corredati di oggetti, fotografie e video, circa 60 copertine di vinili e cd musicali da lui disegnati e una quarantina di “memorabilia” (litografie, adesivi, stampe, magazine, fanzine, flyer promozionali).
In linea con i principi di fruizione delle opere dell’artista non sono presenti in mostra suoi lavori sottratti illegittimamente da spazi pubblici, ma solo opere di collezionisti privati di provenienza certificata.
Sono illustrati i “movimenti” che hanno utilizzato una forma di protesta visiva attraverso la fusione di parole e immagini e con un’attitudine all’azione, a cui Banksy fa riferimento esplicitamente per modalità espressive: dal movimento situazionista degli anni ’50 e ’60, alle forme di comunicazione ideate e praticate dall’Atelier Populaire del maggio ’68 a Parigi; fino ad arrivare ai lavori dei writers e dei graffitisti di New York degli anni ’70 e ’80, multiculturali e illegali per vocazione e dal forte senso di appartenenza comunitaria.
Attraverso la lettura dei lavori sono illustrate le strategie, il senso e gli obiettivi dei suoi messaggi e la sua cifra stilistica , data dalla tecnica dello “stencil”, affinata con il duplice scopo di poter eseguire i lavori con una notevole velocità e allo stesso tempo renderli più elaborati.
Una speciale sezione video racconta i murales che egli ha realizzato in diversi luoghi del mondo, tuttora esistenti o scomparsi, evidenziando così quanto il Genius loci sia un aspetto fondamentale nel suo lavoro.
Il messaggio di Banksy e la sua arte si manifestano come un’esplicita e mordace provocazione nei confronti dell’establishment e del potere, del conformismo, della guerra, del consumismo.
A Palazzo Reale gli studenti hanno ammirato una grande mostra dal titolo essenziale, ma significativo: “Picasso Metamorfosi”: duecento le opere proposte, tra lavori di Picasso e opere d’arte antica da cui egli ha tratto ispirazione, tutte provenienti dai più importanti musei europei, primo fra tutti il Musée National Picasso di Parigi.
Si tratta di un’ulteriore opportunità di approfondimento, dopo le precedenti e importanti mostre dedicate all’artista in questa sede,del multiforme mondo di Picasso, incentrata sulla varietà di tecniche e mezzi espressivi che hanno caratterizzato la sua produzione.
Il percorso espositivo è suddiviso in sei sezioni: Mitologia del Bacio – Ingres, Rodin, Picasso; Arianna tra Minotauro e Fauno; Alla Fonte dell’Antico – Il Louvre; Il Louvre di Picasso: tra greci, etruschi e iberici; Antropologia dell’antico; L’antichità delle metamorfosi, concludendosi con la Sala dedicata alle illustrazioni per le Metamorfosi di Ovidio.
Dalla prima sezione all’ultima è evidente come la “metamorfosi” artistica di Picasso, incentrata sullo scardinamento dei codici accademici, sia profondamente poggiata su una formazione classica, con la quale il pittore si trovò sempre a fare i conti. Tuttavia Picasso, pur integrando tutte le tradizioni, è stato in grado di costruire altro, uscendo dagli schemi e proponendo qualcosa di totalmente nuovo e rivoluzionario. Altro aspetto fondamentale e presente, che sin da subito si evidenzia come uno dei centri dell’opera di Picasso è il suo rapporto con l’universo femminile. L’erotismo, il sentimento amoroso sono infatti aspetti sempre presenti in tutto il suo lavoro.
La mostra propone dunque di penetrare nel laboratorio più intimo di Picasso alla luce delle fonti antiche che lo hanno ispirato, e allo stesso tempo permette di svelare i meccanismi di una singolare alchimia che pone l’Antichità al cuore di una Modernità, determinante per l’arte del XX secolo.
Gli studenti di IV D e alcuni di IV C partecipanti al progetto “Art & Science” hanno visitato il centro restauri situato nel maestoso complesso della Venaria Reale, poco fuori Torino.
La visita è iniziata con una presentazione sulle due funzioni principali della struttura: sede di corso magistrale quinquennale di Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali dell’università di Torino e laboratorio di restauro. Il dottor Nervo, il relatore, ha presentato le figure professionali e le attività principali dei laboratori, situati nell’antica galopperia.
Il processo di restauro è, infatti, complesso e articolato e vi partecipano fisici, chimici, storici dell’arte e restauratori specializzati, collaborando strettamente per preservare l’opera in restauro. Le tecniche per ricavare le informazioni necessarie per procedere con il restauro (quali materiali, datazione, stato di salute) sono diverse e possono risultare più o meno invasive; le prime ad essere utilizzate sono di tipo elettromagnetico, effettuate tramite immagini, radiografie, TAC, infrarossi o raggi ultravioletti; nel caso in cui queste non fossero sufficienti a carpire le informazioni necessarie si può procedere con un prelievo di piccole porzioni dell’opera da analizzare con tecniche più invasive.
Successivamente la visita si è spostata dall’aula magna ai laboratori in cui i ragazzi hanno potuto vedere da vicino restauratori all’opera su supporti differenti per cogliere la differenza tra le tecniche utilizzate. La guida ha fatto notare inoltre che l’architettura originale delle scuderie non è stata alterata per costruire laboratori, aule, archivi che sono smontabili, staccati dell’edificio antico e facilmente distinguibili per materiali e architettura, in accordo con lo spirito del restauro conservativo: riconoscibilità e reversibilità.
Le date di proiezione del corso “Cinema & Arte” coordinato dal Prof. Pier Mario Mignone verranno pubblicate ed evidenziate di volta in volta su questo sito.
Le classi terze del Cocito a novembre hanno visitato l’abbazia di Santa Maria di Vezzolano, un edificio religioso in stile Romanico e Gotico, tra i più importanti monumenti medievali del Piemonte.
Si trova nel comune di Albugnano in provincia di Asti. L’appellativo “abbazia” è da sempre usato impropriamente in quanto la chiesa non è mai stata tale. Il nome corretto è Canonica di Santa Maria di Vezzolano.
La pietra arenaria e il mattone caratterizzano lo stile architettonico dell’abbazia, fondato sulla bicromia a fasce alternate, comune ad altre scuole architettoniche italiane, in particolare quella ligure e toscana.
La facciata, decorata nella parte superiore, presenta un paramento in cotto alternato a fasce orizzontali in pietra, tipicamente romanica e ricorda i motivi architettonici lombardi e pisani. Presenta tre ordini di gallerie cieche, (meno quella centrale, interrotta da una bifora), ornate con esili colonnine.
L’interno, di forme romanico-gotiche con influssi francesi e lombardi, attualmente è composto da due navate, centrale e sinistra, in quanto quella destra è stata incamerata nel chiostro nella seconda metà del XIII secolo. Le volte sono ad archi acuti costolonati
La navata centrale è divisa trasversalmente da un pontile (o jubè) finemente decorato, un modello architettonico oggi raro in Italia, ma ancora abbastanza frequente nelle chiese d’oltralpe.
La visita si è completata con gli ambienti del chiostro, il ciclo di affreschi che lo ornano e le opere scultoree inserite.
La nostra scuola con 24 studenti ( 7 studenti della classe 4 C e 17 della classe 4 D) partecipa al progetto “Art&Science across Italy” .
Il progetto proposto dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dal CERN di Ginevra e dall’esperimento CMS del CERN ha lo scopo di avvicinare gli studenti al mondo della scienza e della ricerca scientifica anche attraverso il linguaggio universale dell’arte.
Prima tappa delle attività sarà sabato 26 gennaio a Pavia dove i nostri ragazzi avranno l’opportunità di visitare il CNAO, Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica.
Il 22 novembre inizia il corso di aggiornamento “Cinema & Arte”, che comprende otto incontri, che si svolgeranno presso la sala riunioni del nostro Liceo, nelle date pomeridiane indicate nel volantino. Il corso coordinato dal prof. P. M. Mignone, prevede la visione di una rassegna di film collegati all’arte, preceduti da una breve presentazione ed a cui seguirà un dibattito.
Tale corso vale come ore di aggiornamento per gli insegnanti e come credito per gli studenti.